Adriana Zilic, Gesellschafts- und Kommunikationswissenschaften
Come vengono scelti i nomi dei luoghi pubblici? La toponomastica è una scienza che si è sviluppata nel Novecento e che si occupa dell’interpretazione dei nomi che vengono dati alle strade, alle piazze, ai parchi ed ad altri luoghi pubblici. Non si sa quando questa nomenclatura sia nata esattamente, ma ad oggi essa ha un ruolo importante che ci permette di orientarci nello spazio, ed oltre a questo, i nomi che vengono scelti hanno anche un valore sociale e storico. Quando si utilizzano nomi propri di persone, si vogliono onorare le loro azioni e il loro contributo nella società, che può essere di carattere politico, professionale, artistico e/o sociale. Quello che è stato osservato in Svizzera è che tra i “cartelli blu” pochi sono quelli dedicati alle donne.
In Ticino nel 2020 sono state contate 15 strade dedicate a donne, poche se confrontate con le più di 1’000 dedicate agli uomini. Diversi partiti ed enti i quali sono interessati alla parità di genere se ne sono accorti ed hanno reagito. Susanna Castelletti, membra di comitato dell’ Associazione Archivi Riuniti delle Donne Ticino (AARDT), spiega in un’intervista, che uno dei problemi principali che ha causato la mancanza di profili femminili nella topografia, è la limitata reperibilità delle fonti, soprattutto prima della rivoluzione digitale. Per superare questa discriminazione è stato proposto il progetto di ricerca “Tracce di donne”. Questo progetto ha permesso di sviluppare una piattaforma online contenente una raccolta di più di 100 biografie di donne che sono state attive nella società dal Novecento ad oggi in ambiti locali, regionali e cantonali, con lo scopo di promuovere e valorizzare l’operato delle donne ticinesi.
Un’altra curiosità è che se tra gli uomini citati troviamo politici, architetti, artisti e quant’altro, mentre tra le donne che sono state citate ad esempio in Ticino tutti e 15 sono nomi di sante. Questo fa riflettere sull’immagine e il ruolo che veniva associato alle donne nella società, fortemente influenzato da una cultura tradizionalista e patriarcale. Questo non vuol dire che oltre alle sante non ci fossero state nella storia ticinese delle donne che avrebbero meritato di venire citate, ma piuttosto ci suggerisce che le donne non avevano molta voce in capitolo nella società del Novecento e il loro contributo storico e sociale non veniva valorizzato allo stesso modo di quello degli uomini.
Questa mancata rappresentazione femminile negli stradari non è un fenomeno conosciuto solo nel canton Ticino. Negli ultimi due anni infatti il tema è stato discusso in diversi altri cantoni, nei quali le donne si sono fatte avanti per un cambiamento. Tra marzo 2019 e giugno 2020 nella città di Ginevra è stato proposto il progetto 100 Elles*, che suggerisce 100 nomi di donne che potrebbero essere usati per nominare strade, piazze e parchi. Questi sono stati aggiunti sotto ai nomi ufficiali provvisoriamente e per ora sono solo 10 le strade alle quali il nome è stato sostituito definitivamente. Anche a Basilea-Città nel 2021 sono state dedicate una decina di vie a personaggi storici femminili. In altri cantoni come Zurigo e Svitto invece, non ci sono ancora stati cambiamenti concreti, ma il dibattito è stato aperto. Anche se ci sono voluti decenni, le donne sono riuscite a farsi sentire ed hanno cominciato a contrastare questa dominanza maschile tra le vie e altri luoghi pubblici della Svizzera.
Quellen:
https://100elles.ch
https://www.rsi.ch/rete-due/programmi/cultura/attualita-culturale/Le-vie-delle-donne-13273647.html?f=podcast-shows
https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/007855/2016-04-04/
https://www.radiolac.ch/actualite/la-ville-de-geneve-renomme-dix-rues-et-place-avec-des-noms-de-femmes/
https://www.archividonneticino.ch/sfn/
https://www.archividonneticino.ch